Quello che è accaduto nella notte di ieri in Val Clarea, tra le valli della Valsusa, è l'ennesima dimostrazione dell'infamia di cui questo sistema si ricopre attraverso i suoi servi.
Per un gioco di forza con il Movimento No Tav lo Stato Italiano ha provocato ferite gravissime ad un nostro fratello e compagno. Luca, con il sorriso di chi ha vinto nel cuore, stava raccontando in diretta su Radio Blackout i fatti dello sgombero del presidio Baita, quando è stato spinto dalla polizia fin sopra ad un traliccio, cercando di zittirlo.
Luca è rimasto fulminato, ed ha riportato gravi ferite nella caduta, ciononostante i PS hanno continuato a bloccare l'accesso alla zona ai soccorsi per parecchi minuti, mettendo a repentaglio la vita di chi era colpevole solo di pensare ad un mondo migliore.
Questi sono i fatti.
Le speculazioni e le provocazioni le lasciamo a chi è esperto nell'arte del servire, non strumentalizziamo questi fatti per affermare che chi rappresenta lo Stato e le Istituzioni disprezza la vita e reprime il dissenso con la violenza, perchè le immagini delle cariche di sabato a Torino Porta Nuova, dello sgombero di lunedì al presidio Baita, delle cariche a Bologna, lo affermano con certezza, al di là di ogni punto di vista.
Per questo motivo noi qui esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Luca Abbà, fratello e compagno di lotta e di speranze, e gridiamo a questi servi che si oppongono ad un popolo fiero e sovrano in queste ore in Valsusa: A SARA' DÜRA