giovedì 26 gennaio 2012

Solidarietà ai compagni e fratelli arrestati! Ora e sempre NO TAV!!

Attraversiamo un periodo storico di depoliticizzazione nel quale le idee non guidano più le scelte dei governanti, sostituite dalla mano fredda e sterile della Technè. Ciò nonostante, o forse proprio per questa disumanizzazione della lotta politica, la macchina repressiva si fa più violenta, più spietata, priva di ogni spazio di umanità.

Questa mattina i compagni torinesi attivi nella lotta contro la TAV, appartenenti a tutte le realtà del capoluogo, hanno subito perquisizioni e fermi motivati solo dall’ansia di colpire, di fagocitare in un sistema distruttivo e disumano tutti coloro che vivono al di fuori del politicamente corretto, 25 compagni sono stati oggi arrestati nell’ambito di questa operazione, due compagni e fratelli di Biella, Pietro e Lorenzo, sono stati denunciati a piede libero, uno con obbligo di dimora; un compagno astigiano, Samuele, è stato arrestato. Esprimiamo quindi solidarietà a tutti i compagni vittime dell’apparato repressivo di uno Stato in fallimento governato dal potere finanziario che ha generato l’attuale situazione di crisi.

Da sempre ci schieriamo al fianco della lotta NO TAV, abbiamo condiviso con le persone e le realtà politiche colpite dall’odio di Stato giornate memorabili di crescita personale e politica, vediamo in quanto accaduto un chiaro disegno volto a smantellare un Movimento radicato nella società e nel territorio e a demolire l’animo dei fratelli che più degli altri hanno voluto dare il cuore a questa lotta.

La macchina repressiva mostra di essere sempre pronta ad attaccare chi esprime dissenso e produce controcultura, vivere il conflitto significa anche saper scegliere di stare sempre al fianco di chi lotta.

LIBER@ TUTT@, LIBER@ SUBITO!! è il grido che dalla provincia profonda si alza in sostegno a tutti coloro che sono vittime di uno Stato antisociale.

Mambo, Luca, Giorgio, Guido, Maya, Tobia liberi, ora e sempre NO TAV!!

Vercelli,

Pirati delle Risaie

CSA Mattone Rosso