martedì 26 gennaio 2010

cuffie in Agitazione bloccano tangenziale!



cuffie in Agitazione on the streets!
Le operatrici e gli operatori Phonemedia insieme ai lavoratori e alle lavoratrici Cerutti bloccano la tangenziale.

Da una delle storiche aziende vercellesi, la Cerutti, ora in crisi, si sono unite le lotte. Il blocco stradale, durato circa 2 ore, ha creato una fila immensa fino e oltre il casello autostradale.

welfare, diritti, reddito! ora!

domenica 24 gennaio 2010

sostieni le cuffie in Agitazione e la tenda verde!






Il call center Phonemedia di Trino Vercellese era una sede che operava nel campo della comunicazione ed aveva una tipologia di lavorazione outbound, in sostanza, effettuava chiamate in uscita in telemarketing tramite centinaia di operatori e operatrici.

Il lavoro delle operatrici e degli operatori ruotava attorno ad uno dei nodi produttivi più influenti del nuovo millenio, la comunicazione. Telemarketing, direct marketing, contact center, inbound, outbound, ad alcuni queste parole non dicono niente, altri ne conoscono alcune, ma in realtà tutti le conosciamo benissimo su noi stessi. Ce lo dicono anche a scuola o nei colloqui di lavoro, "la nostra è la società della comunicazione!"sarà!
In effetti, la comunicazione commerciale la conosciamo, o meglio, la subiamo, mentre guardiamo una partita di calcio, mentre camminiamo per strada o mentre siamo in casa e squilla il telefono.

La corsa al consumo creata da bisogni indotti, la ricchezza accumulata attraverso le relazioni, la forza lavoro derivante dalle intelligenze che producono beni, servizi, o produzioni immateriali, questi sono gli elementi del sistema base che fanno muovere "la nuova fabbrica", il call center.

In precedenza i lavoratori e le lavoratrici Phonemedia avevano come contratto nazionale quello del commercio, ora hanno quello molto più giovane delle telecomunicazioni, scarno sul profilo dei diritti e delle garanzie sociali. La precarietà all'interno dell'azienda conosceva tutte le sue sfumature, molti contratti a scadenza e molti co.co.pro di diverse tipologie.

Nel territorio vercellese Phonemedia rappresentava una delle aziende più grosse, appunto come conferma del passagio dal fordismo al post-fordismo, dalla vecchia classe operaia al sopravvento delle nuove forme produttive, il "general intellect".

La manovra imprenditoriale di Phonemedia, e più in generale di Omega, segue le linee guida del nuovo metodo di "fare impresa" figlie del liberismo economico più sfrenato che contraddistingue la nostra epoca.

Migliaia di lavoratori e lavoratrici senza stipendio, imprenditori che prelevano aziende e le lasciano per far fruttare i profitti attorno le transizioni o i fallimenti, capitali in fondi poco chiari e sconosciuti. Attorno queste vicende si palesa la crisi e si intuisce che il sistema è in fase di discesa. Questa precipitazione per adesso la stanno subendo solo gli ultimi, il sistema si sta avvillupando attorno ad essa e sta ulturiormente speculando, ma allo stesso tempo infragilendo.

Le vicende direttamente subite sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici parlano di come questa crisi la stiano effettivamente subendo solo loro.
La precarietà è entrata nella vita delle persone, di tutte, a prescindere dal loro contratto di lavoro. Quattro mesi senza stipendio nel limbo dell'invisbilità sociale mentre con il cannocchiale scrutano le misure di protezione sociale che tardano ad arrivare e che forse non arriveranno mai. Non possono accedere a nulla, il welfare per loro non esiste.

I lavoratori e le lavoratrici Phonemedia non godono di nessun ammortizzatore sociale finchè non si risolvono le sorti dell'azienda, cioè finchè non si comprende se si arriverà al commissariamento o al fallimento.

La crisi globale, come tutti sanno, nasce dalla relazione dei debiti e crediti e parallelamente dalle distruzioni al sistema sociale tramite liberalizzazioni e privatizzazioni.
La governance non si interessa del welfare, pensa a tappare i propri buchi e a non implodere; il comportamento sulla vicenda Phonemedia, ma più in generale sulla crisi stessa lo dimostra.

Il governo e le amministrazioni locali dinnanzi a questa crisi intervengono con finanziamenti e prestiti.
La regione Piemonte interviene con una copertura finanziaria intermediata dalle banche che arriva fino a 2.500 euro per i lavoratori e le lavoratrici che non prendono stipendio da almeno 3 mesi, cosa simile fa la Provincia di Vercelli.

Queste misure sono riduttive, non coprono i bisogni e le necessità reali, queste misure non danno nessuno apporto in supplenza degli ammortizzatori sociali.
Quello che realmente chiedono i lavoratori e le lavoratrici è l'erogazione di denaro diretto, un supporto vero in favore del reddito che escluda anche la sola remota possibilità di essere debitore di qualcuno o di qualcosa. Bisogna aprire il welfare state per queste donne e questi uomini invisibili, bloccare i mutui e gli sfratti; questi sono gli interventi necessari che devono investire sia la comunità locale sia il governo nazionale.

La risposta alla "crisi" di Phonemedia non sta nell'aspettare l'arrivo di qualche altro nuovo padrone, ma sta nel garantire continuità di reddito e avere libero accesso ai servizi sociali, come del resto deve essere la risposta alla crisi in maniera più generale.


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cuffie in Agitazione contestano Roby Red!

lunedì 18 gennaio 2010

Aggiornamenti da Phonemedia in lotta!




I racconti e le immagini dei lavoratori Phonemedia di Trino vc che da 45 giorni presidiano e occupano l'azienda.

La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici dei call center va avanti da ormai parecchi mesi; i/le operatori/trici del call center Phonemedia di Trino vc oltre a condurre un presidio con tenda all'entrata del paese ed occupare l'azienda stanno cercando di uscire dall'invisibilità incontrando i propri colleghi, unendo così i percorsi e le esperienze di lotta.

I lavoratori e le lavoratrici dei call center reclamano anche maggiore visibilità dai media nazionali che finora hanno pressochè taciuto su queste vicende di imprenditori invisibili e di società fantasma dentro i circuiti della finanza globale.

sosteniamo la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici Phonemedia!

www.piratidellerisaie.tk

lunedì 4 gennaio 2010

9 gennaio PRESIDIO---> no repressione! no nucleare!


Comunicato stampa: diritto al dissenso e diritto alla salute! no repressione! no nucleare!

L'altra Vercelli scenderà in piazza sabato 9 gennaio, dalle ore 15 in poi, con un presidio in corso Libertà all'altezza del bar Marchesi, per rispondere alle manovre repressive condotte da magistratura e polizia contro gli antifascisti e il csa Mattone Rosso e per difendere il territtorio dal ritorno dell'energia nucleare.

La difesa degli spazi sociali, dell'antifascismo, della salute dei cittadini, del territorio e dei beni comuni sono tutti elementi fondamentali che viaggiano sullo stesso piano e non possono essere dissociati uno dall'altro. La presa di parola su quello che si vive non può essere censurata o peggio ancora eliminata.

Il tentativo di impaurire i movimenti sociali che si oppongono ad un modello di città e territorio serve per fermare i laboratori di sperimentazione politica che vivono dal basso. Quando si perquisiscono gli antifascisti e i loro spazi in realtà si perquisisce chi sta cercando di intervenire nelle contraddizioni reali che vivono in città, quindi i punti di riferimento per le lotte sul lavoro, nelle scuole e per un'energia sostenibile e compatibile con la terra e le sue creature.

L'uso dei militari per fermare i cittadini e le cittadine che vogliono difendersi dalla radioattività del nucleare (come prevedono i provvedimenti del governo) e i provvedimenti contro gli attivisti vercellesi (come si evince dalla cronaca locale) sono palesi impostazioni politiche repressive che eliminano il dissenso e la democrazia stessa.

Potranno continuare a denunciarci perchè ci opponiamo ai fascisti, al nucleare o perchè immaginiamo un'altra città, potranno cercare di restringere sempre più gli spazi di libertà e democrazia ma non riusciranno mai a fermare chi realmente ogni giorno sta componendo insieme a tanti altri soggetti reali un nuovo modo di attraversare, vivere e autogestire la città.

csa mattone rosso
pirati delle risaie


vercelli, 4 gennaio 2009